Tempi troppo lunghi per ottenere una diagnosi, con picchi di 7 anni. Costi fino a 7.000 euro l'anno. Difficoltà nell'accesso ai farmaci. E' un percorso a ostacoli quello che si trovano ad affrontare i pazienti affetti da malattie rare, pieno di difficoltà che complicano le cure.
Ad accendere i riflettori su questo problema, che in Italia riguarda circa 2 milioni di persone - il 70% delle quali bambini - è un rapporto realizzato in tandem da Cittadinanzattiva e dal Tribunale per i diritti del malato. Secondo il 'censimento' dell'Oms, le malattie rare - ossia quelle che hanno un'incidenza inferiore a 5 casi ogni 10 mila abitanti - sono circa 6.000. Ma i servizi sanitari, denuncia l'indagine, non appaiono adeguatamente attrezzati su questo fronte, già a partire dalla presa in carico del paziente. In più di 8 casi su 10 a fare la diagnosi sono gli specialisti, mentre pediatri e medici di famiglia ipotizzano la malattia rara rispettivamente nel 16,7% e 4,2% dei casi.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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