Un piccolo esercito di medici di famiglia che si sta lentamente ingrossando: se nel 2012 erano 2.499 i medici italiani che lavorano in Gran Bretagna, la cifra è destinata ad aumentare in maniera esponenziale, come conferma il General medical council, secondo cui i camici bianchi stranieri inseriti nell'apposito registro britannico erano 252,553, in crescita di tre punti percentuali rispetto all'anno precedente.
Mentre, dunque, fino qualche anno fa i medici stranieri venivano per la maggioranza dalle varie realtà ex coloniali come l'India, adesso la situazione si sta capovolgendo a favore di altri Paesi, come l’Italia appunto. Un sondaggio compiuto in Gran Bretagna dall'istituto British future evidenzia l'opinione generale che il Nhs semplicemente non potrebbe sopravvivere senza il lavoro di medici e infermieri provenienti dall'estero. L'indagine rivela anche che almeno otto inglesi su dieci ritengono che il sistema sanitario pubblico rappresenti un esempio riuscito di integrazione degli immigrati. Un’ottima opportunità, quindi, per i medici italiani, che, secondo l’indagine, sono molto apprezzati e in particolare i medici di medicina generale.
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Fonte: General medical council
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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