Sulla ricetta elettronica la Regione Sicilia non concede slittamenti ma soltanto un rodaggio d’avvio: si parte il 16 settembre come da delibera di metà agosto, ma per sei settimane (cioè fino alla fine di ottobre) il promemoria cartaceo firmato dal medico avrà lo stesso valore della ricetta rossa. Questa l’intesa raggiunta ieri tra assessorato alla Sanità e Federfarma siciliana in vista del “via” alla prescrizione on line su tutta l’Isola.
Un tuffo senza rete, visto che al contrario delle altre Regioni non c’è stata alcuna sperimentazione preliminare. «Proprio per questo avremmo preferito un rinvio, come peraltro stanno chiedendo anche i medici» spiega il presidente del sindacato regionale, Francesco Mangano «ma all’assessorato contano molto sulla ricetta digitale e sono quindi irremovibili». Federfarma, assistita nell’incontro dai tecnici di Promofarma (la società di servizi del sindacato che gestisce le incombenze legate all’articolo 50), è però riuscita a concordare con l’amministrazione regionale una fase transitoria all’avvio: fino al 30 ottobre, in sostanza, il promemoria cartaceo (in tale fase firmato e timbrato dal medico) potrà essere spedito dalle farmacie come una normale ricetta rossa, ma solo in caso di impedimenti al trattamento tramite Sac (il portale di Sogei). «E’ una soluzione soddisfacente» commenta Mangano «perché ci dà il tempo di formare i farmacisti, verificare l’operatività dei gestionali una volta adeguati alla ricetta digitale, far emergere criticità o problemi».
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Fonte: federfarma
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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