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Alzheimer, scoperto un nuovo bersaglio per i farmaci del futuro

Medicina Generale Redazione DottNet | 13/11/2008 13:09

Il meccanismo con cui una proteina del cervello favorisce la produzione di alcune sostanze tossiche che portano all'Alzheimer è stato scoperto dai ricercatori dell' Università di Milano.

 Lo studio, che apre una nuova via al trattamento farmacologico della malattia, è stato condotto in collaborazione con l'University College di Londra ed è stato pubblicato dalla rivista Journal of Neuroscience. Il cervello dei malati di Alzheimer, spiegano i ricercatori, è caratterizzato da un accumulo anomalo di proteina beta-amiloide, che induce in alcune cellule del sistema nervoso (la microglia) un'eccessiva produzione di radicali liberi e altre sostanze tossiche. I ricercatori hanno ora scoperto che quando ciò avviene, la proteina Clic1 di queste cellule si trasforma in un canale che favorisce l'ingresso di cloro, il quale provoca a sua volta la tanto dannosa produzione di radicali liberi.

Avendo verificato in provetta che l'inibizione di questa corrente di cloro è in grado di rallentare la produzione di radicali, i ricercatori sostengono che la proteina Clic1 potrà essere un nuovo bersaglio per i farmaci del futuro contro l'Alzheimer e le altre malattie neurodegenerative.

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