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La sanità italiana va meglio, ma è lontana dal resto dell'Europa

Medicina Generale Redazione DottNet | 14/11/2008 08:55

Il sistema sanitario italiano migliora, ma continua a non brillare; troppo potere a 'dei in camice bianco' e troppe differenze geografiche. L'annuale analisi della sanità europea, realizzato in base all'indice dei consumatori Euro Health Consumer Index (EHCI), pone l'Italia al sedicesimo posto nella classifica dei 31 paesi esaminati. Il nostro Paese ottiene un risultato definito ''mediocre'', simile a quello di Spagna e Grecia, ma dietro a diversi paesi dell'est Europa come l'Estonia o l'Ungheria.

In testa alla classifica arriva l'Olanda che mette a segno uno score di 839 punti, contro i 640 dell'Italia. Seguono ai vertici Danimarca, Austria, Lussemburgo e Svezia. Fanalini di coda Romania, Bulgaria, Croazia, Lituania. L'analisi, che si ripete dal 2005, è stata condotta tenendo conto di 34 indicatori di performance e combina statistiche pubbliche e ricerche indipendenti, adottando il punto di vista del consumatore, per sei diverse aree: diritti e informazione dei pazienti, e-sanità, tempi di attesa per il trattamento, risultati, gamma e ambito dei servizi forniti e farmaci.

A produrre l'Index è l'organizzazione Health Consumer Powerhouse che a Bruxelles ha diffuso i risultati 2008. Per l'Italia, dice Arne Bjornberg, direttore della ricerca EHCI, ''abbiamo osservato alcuni miglioramenti per quanto riguarda l'accesso e i tempi di attesa, che indicano una volta tanto una controtendenza positiva'', ma, aggiunge il direttore, ''in linea generale il sistema sanitario italiano è mediocre e deve migliorare in tutte le sub-categorie''.
Il presidente dell'organizzazione realizzatrice dell'indagine, Johan Hjertqvist, punta il dito soprattutto contro l'attitudine dei medici: ''Il sistema - dice riferendosi all'Italia - sembra ancora essere governato da 'dei in camice bianco' e questo non è certo il modo migliore di garantire al paziente la conformità con gli ordinamenti del trattamento''. Scorrendo l'Index 2008, emerge che quanto ai tempi di attesa il miglior risultato tra i paesi presi in esame è quello raggiunto da Germania e Svizzera, per l'informazione e i diritti dei pazienti così come per l'utilizzo delle nuove tecnologie informatiche nella sanità al primo posto arriva la Danimarca, per risultati la Svezia, per gamma dei servizi forniti l'Olanda e per i farmaci l'Austria. Per l'Italia il miglior score è indicato per la categoria relativa ai risultati raggiunti, il peggiore invece per la e-sanità.

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