L'utilizzo degli strumenti della sanità elettronica negli studi dei medici di base potrebbe diminuire di almeno il 12% le visite di persona, sostituendole con consulti via computer, e aumentando l'efficienza del singolo medico fino al 9%. Lo afferma uno studio della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health pubblicato da Health Affairs.
I ricercatori hanno combinato le proiezioni sulla diffusione negli Usa della sanità elettronica con alcune ricerche sugli effetti della sua introduzione. Facendo l'ipotesi che solo il 30% dei medici di base adottino queste metodologie il numero di pazienti soddisfatti al giorno potrebbe crescere tra il 4 e il 9%. Inoltre l'utilizzo dell'informatica permetterebbe di delegare molti compiti a infermiere e altri operatori qualificati, riducendo il bisogno di medici di base del 7%. Questo stesso sistema potrebbe far scendere del 5% anche il numero degli specialisti necessari, perchè alcuni dei loro compiti potrebbero essere assolti in teleconferenza.
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Fonte: Health Affairs
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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