Si va dai consigli al paziente e ai familiari di conservare, sempre, gli esami clinici fatti e di indicare al medico eventuali allergie o farmaci che si stanno prendendo, a quelli per gli operatori sanitari, di parlare di più con il malato e porre la massima attenzione a igiene e cura del luogo di ricovero.
E se si va dal dentista, occhi aperti su pulizia e materiali usati. Non sarebbe, poi, male che, anche, le aziende sanitarie facessero la loro parte, per promuovere la sicurezza e monitorare, con attenzione, le attività svolte all'interno della propria struttura. A ricordare a pazienti, familiari e personale impegnato, ogni giorno, nella promozione della salute, tutte le indicazioni utili per prevenire rischi per i malati, arrivano 6 guide del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, consultabili on line sul sito su www.ministero.salute.it.
Facili e chiari decaloghi, composti da indicazioni e consigli provenienti dalla letteratura nazionale e internazionale.
Le guide, sottoposte a un processo di consultazione con ordini professionali, società scientifiche, aziende sanitarie, cittadini e associazioni di volontariato, mostrano, in primo luogo, l'importanza di un'efficace e chiara comunicazione tra pazienti, familiari e operatori sanitari. A medici e infermieri bisogna dire sempre tutto, dallo stile di vita ai medicinali che abitualmente si assumono. Anche, però, conoscere maggiore dettagli sull'intervento e sulle cure che si stanno ricevendo: perché sono necessarie, che effetti hanno, quali rischi comportano, come possono influenzare le attività e le relazioni di tutti i giorni. D'altro canto, anche ai medici è richiesta una maggiore e sempre più approfondita conoscenza dei propri pazienti, oltre a una cura costante della propria formazione. Insomma, c'è bisogno di costruire una vera e propria alleanza medico-paziente.
Consigli specifici sono, poi, previsti per i familiari, a cui è richiesto, soprattutto, di prestare maggior attenzione alle sorti di salute del proprio caro, senza sfuggire di fronte a responsabilità, di certo poco piacevoli, ma ritenute indispensabili, anche, solo per risollevare il morale. Segnalazioni importati, infine, anche per i volontari: a loro il compito di far da tramite con i medici e prendersi cura dell'assistito, aiutandolo in tutte quelle operazioni che da solo non riesce a fare.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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