Lo scontro per le aggregazioni territoriali in Veneto che riguardano i medici di famiglia è arrivato in Prefettura. Il prefetto del capoluogo, Domenico Cuttaia, ha convocato a Venezia i rappresentanti del sindacato dei medici di famiglia Fimmg per un tentativo di conciliazione nella vertenza che oppone la categoria alla Regione.
I camici bianchi, che contestano la delibera sulla medicina di gruppo voluta dall'esecutivo del Veneto, sono entrati in stato d'agitazione sospendendo ogni forma di collaborazione tecnica nelle aziende sanitarie. «Eviteremo ogni disagio agli utenti ma intendiamo ribadire la nostra contrarietà a provvedimenti privi delle risorse necessarie», fa sapere il segretario regionale Silvio Regis. In assenza di nuove iniziative da parte di Palazzo Balbi, l'incontro odierno, previsto dalla legge come «procedura di raffreddamento» degli scioperi nei servizi pubblici, difficilmente sbloccherà la situazione. La legge Balduzzi (che prevedeva la presa in carico dell’assistito 24 ore su 24, 7 giorni su 7 attraverso AFT e UCCP) entrata in vigore in data 12 novembre 2012 ebbe come effetto immediato e dirompente quello di far credere al cittadino, per mezzo dei vari media, che il suo medico di famiglia da allora in poi sarebbe stato sempre reperibile giorno e notte.
1. 11 Maggio 2013 (ovvero 180 giorni dopo l’entrata in vigore) data entro cui le modifiche apportate all’articolo 8 della legge 502 del 1992 dovevano essere recepite ed inserite nell’ ACN della Medicina generale (o a seguito di contrattazione o in modo automatico in assenza della stessa)
2. 11 Agosto 2013 (ovvero 90 gg dopo la prima scadenza) data entro cui avrebbero dovuto essere sottoscritti, a seguito di trattative a livello regionale, gli accordi integrativi che avrebbero dovuto definire gli assetti strutturali, logistici e contrattuali delle UCCP. Di questo se ne discuterà a Roma in un convegno organizzato, tra gli altri, da Merqurio, il prossimo 27 novembre e a cui parteciperà il ministro Lorenzin.
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Fonte: fimmg
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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