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Milillo: rispunta l'emendamento farmaci. Allarme Mmg e Federfarma

Medicina Generale Redazione DottNet | 23/11/2013 10:35

Sembra una vicenda surreale, eppure è così. Tipicamente italiana, direbbe qualcuno. Ricordate l'emendamento sulle prescrizioni, di cui abbiamo scritto la scorsa settimana, annunciando prima la presentazione e poi il ritiro?

Ebbene quello stesso emendamento è tornato di nuovo: "Nonostante fossero giunte voci che lo davano per ritirato, il pericolo che l'emendamento 6.0.3. sulle gare d'appalto per farmaci equivalenti possa essere approvato c'è. Il testo è ricomparso, sostenuto da un nutrito gruppo di senatori", spiega il segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), Giacomo Milillo. "L'emendamento - precisa Milillo in una nota - prevede che ciascuna Regione o Provincia autonoma sia tenuta ad acquistare direttamente dalle aziende farmaceutiche, tramite gara, i medicinali equivalenti da erogare agli assistiti del Servizio sanitario nazionale. Continueremo a opporci a questo emendamento perché annulla di fatto la libertà prescrittiva del medico e obbliga sostanzialmente i pazienti, soprattutto gli anziani e i malati cronici, a pagare di tasca propria il medicinale prescritto dal proprio medico di famiglia nel caso in cui non fosse prodotto dall'azienda farmaceutica vincitrice del bando''. Per quanto riguarda inoltre gli ''ipotetici risparmi che deriverebbero da questa norma, esprimiamo forti dubbi che queste risorse vengano poi veramente destinate alla non autosufficienza. Il nostro timore - conclude Milillo - è che vadano a perdersi nel calderone dei bilanci regionali. Per questo motivo continueremo a seguire attentamene l'iter del disegno di legge, che lunedì approderà in Aula". Contro il provvedimento si è scagliata anche Federfarma: ''Sarebbe ora di apportare al servizio farmaceutico, come alla sanità - afferma in una nota Annarosa Racca - quegli aggiustamenti in grado di migliorare l'assistenza ai cittadini, garantendo la sostenibilità economica del Ssn.

Invece, ancora una volta in Parlamento piovono sulla legge di Stabilità emendamenti con misure di forte impatto sulla farmaceutica, che richiederebbero un confronto approfondito anche con il coinvolgimento degli operatori''. A preoccupare il settore è soprattutto ''l'emendamento che punta a estendere la distribuzione da parte delle farmacie per conto delle asl - continua - sostanzialmente a tutti i medicinali di fascia A, determinando uno stravolgimento del prontuario terapeutico. I medici non potrebbero più scegliere il medicinale che ritengono più indicato per il paziente, perché gli assistiti potrebbero ottenere in farmacia solo i medicinali della ditta che si è aggiudicata la gara''. Quello delle gare, conclude Racca, ''è un approccio miope, perché determina distorsioni del mercato che possono portare a rischio di carenze dei farmaci e a un malfunzionamento del sistema distributivo che, in tutti questi anni, ha dimostrato di essere il più conveniente e il meno costoso, visto che nel 2013 la spesa è a livelli inferiori di quelli del 2001''.

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Fonte: fimmg, federfarma

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