Il consigliere Andrea Leoni ha presentato un’interrogazione per chiedere alla Giunta regionale dell’Emilia Romagna se sia conoscenza del fatto che diversi atti e sentenze confermano l’illegittimità dell’Irap a carico dei medici di medicina generale e per sapere quali azioni intenda attivare, per quanto di competenza, perché chi ha versato indebitamente l’Irap possa accedere quanto prima al rimborso.
Leoni ricorda che la Corte di Cassazione, con sentenza n. 22020 del 25 settembre 2013, “ha affermato che il medico di medicina generale ha diritto al rimborso del tributo Irap, poiché la presenza in studio di un dipendente non prova la sussistenza di una propria abituale ‘autonoma organizzazione’, presupposto essenziale per individuare i soggetti tenuti a versare il tributo Irap”. Inoltre, “la sentenza n. 78/27/13 della 27^ Commissione tributaria della Lombardia ha definito ‘lavoratore parasubordinato pubblico’ il medico di medicina generale in quanto inserito in un sistema sanitario collettivo e quindi privo di organizzazione autonoma e non assoggettabile al tributo Irap”. Il consigliere segnala quindi “che il medico di medicina generale convenzionato con il Ssn” “svolge nell’ambito della ‘pubblica organizzazione aziendale dell’Azienda per i servizi sanitari’ un servizio pubblico, in forma di collaborazione coordinata e continuativa, con compiti e compensi predeterminati dallo Stato in uno studio medico che è definito presidio del Ssn”. “Strumenti e collaboratori di studio, come afferma anche la sentenza della Cassazione n. 22020/2013, – spiega ancora Leoni – non hanno di per sé un valore aggiunto per incrementare la produttività economica dello studio la cui attività si fonda sulla prestazione d’opera intellettuale del medico in assenza della quale lo studio non può operare”. Nel testo dell’interrogazione si evidenzia inoltre che “la sentenza n. 156€1 della Corte Costituzionale ha già precisato che il tributo Irap non è dovuto da chi svolge attività di lavoro autonomo senza disporre di una ‘autonoma organizzazione’”, che “l’Agenzia delle Entrate ha affermato che sono esenti dall’Irap ‘le collaborazioni coordinate e continuative’” e che “il Consiglio di Stato, con la decisione n.
Fonte: sassuolo2000
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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