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Insieme contro il tumore: nasce il progetto genoma

Medicina Generale Redazione DottNet | 31/07/2008 17:13

In nessun campo come la ricerca scientifica l'unione fa la forza, e mettere in comune le risorse e i risultati si rivela la strategia vincente. Devono aver pensato a questo gli istituti scientifici che hanno deciso di mettersi insieme e lanciare un 'progetto genoma' dedicato in maniera specifica ai tumori.

L'iniziativa, svelata dai centri coinvolti, fra cui non c'è ancora alcun centro italiano, si chiama International Cancer Genome Consortium (Icgc), e mira in dieci anni a scoprire i difetti genetici alla base dei 50 tumori più pericolosi per l'uomo. Secondo le intenzioni del consorzio - di cui fanno parte tra gli altri il National Institute of Health americano, il Wellcome Trust britannico, il Genome Cancer Consortum cinese, il ministero della Ricerca indiano, il National Cancer Center Giapponese e molti altri, ma che è aperto alla partecipazione di tutti - ogni gruppo coinvolto dovrà scegliere un tipo o sottotipo di tumore, ed effettuare uno screening genetico di almeno 500 pazienti a caccia di tutte le variazioni del Dna che causano la patologia.

''L'idea è molto interessante, ed è l'ideale continuazione del progetto Genoma, che fra i principali obiettivi aveva proprio quello di individuare i geni dei tumori - spiega Paolo Vezzoni, ricercatore del Cnr che ha fatto parte del progetto Genoma - all'inizio si è andati un pò a caso nelle ricerche in questo campo, ma ora ci sono metodi più veloci ed economici, ed è possibile sequenziare porzioni molto maggiori del Dna''. In quasi tutte le sue forme, scrivono i fondatori del consorzio nel comunicato diffuso per l'inaugurazione, il cancro è causato da un cambiamento del genoma delle cellule, che provoca una crescita incontrollata.
Una mappa sistematica dei cambiamenti legati a ogni tumore può servire ad identificare nuove terapie e nuovi test diagnostici. Studi di questo tipo si fanno da diversi anni, e qualche risultato è già entrato nelle corsie degli ospedali: ''Ad esempio c'è un oncogene del tumore della mammella per cui è stato già trovato un anticorpo efficace - afferma ancora Vezzoni - e altri risultati simili si sono ottenuti per un recettore di quello al polmone. Bisogna pensare che fra la scoperta e l'eventuale farmaco passano dai cinque ai dieci anni, per cui quelli che ci sono adesso sono basati su traguardi raggiunti molto tempo fa. Diverso invece è l'aspetto diagnostico: se si trova che una determinata mutazione è alla base di un certo tipo di cancro, si possono ideare velocemente dei test per trovare tale mutazione nei pazienti''. La mappatura di ogni tumore costerà approssimativamente 20 milioni di dollari, e sarà sottoposta a rigidi criteri scelti dal consiglio direttivo dell'Icgc, tesi anche alla maggiore facilità di scambio di informazioni possibile. Tra i primi ad elogiare la notizia il premier britannico Gordon Brown, che ha dichiarato all'agenzia Reuters che ''la cooperazione internazionale è essenziale per massimizzare le opportunità di trovare una cura per una delle peggiori malattie del pianeta''.

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