L'87% dei medici europei usa il computer ed il 66% lo adopera anche durante le visite ma solo il 48% dispone di una connessione a banda larga. E' quanto emerge da un sondaggio pubblicato dalla Commissione europea secondo il quale in Italia i dati sono più o meno in linea con la media: 86,2% e 48,8%.
I medici europei, spiega l'esecutivo Ue, ricorrono sempre più a mezzi elettronici per archiviare e inviare i dati dei pazienti, come ad esempio di referti di laboratorio. Esistono tuttavia ancora notevoli differenze tra i diversi Stati Ue: la penetrazione della banda larga tra i medici di famiglia è altissima (91%) in Danimarca, mentre si ferma al 5% in Romania. In Danimarca, che è il paese d'Europa con la più alta penetrazione di internet ad alta velocità, il 60% dei medici scambia anche correntemente comunicazioni elettroniche con i pazienti, mentre la media dell'Ue è di appena il 4%. I dati amministrativi dei pazienti vengono conservati in forma elettronica nell'80% degli studi medici; il 92% di questi è solito archiviare elettronicamente anche i dati relativi a diagnosi e terapie e il 35% conserva in formato elettronico le radiografie.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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