Il presidente del Movimento per la vita Carlo Casini scrive al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perchè ''salvi la vita'' di Eluana Englaro, la donna in stato vegetativo da 17 anni cui il padre chiede sia sospesa l'alimentazione-idratazione artificiale.
E il capo dello Stato risponde, affermando senza mezzi termini che sui temi della vita ''è necessario il massimo sforzo di convergenza, in Parlamento'' per un intervento legislativo ''ormai indispensabile e non più procrastinabile''. Ma Napolitano scrive anche che, intanto, l'intervento dei giudici sul caso è del tutto legittimo. Il 9 luglio 2007 la Corte d'Appello di Milano ha consentito il distacco del sondino di Eluana, e il 13 novembre la Cassazione ha respinto il ricorso della Procura contro la decisione. Nella lettera a Casini, Napolitano precisa di non avere, rispetto al caso di Eluana, ''poteri di intervento sui provvedimenti che sono espressione della funzione giurisdizionale'': ''Il suo esercizio - afferma - è riservato in via esclusiva alla magistratura e, come ha rilevato la Corte Costituzionale nella ordinanza recentemente emessa in relazione alla triste vicenda umana di Eluana, i giudici non hanno utilizzato i loro provvedimenti 'come meri schermi formali per esercitare, invece, funzioni di produzione normativa o per menomare l'esercizio del potere legislativo da parte del Parlamento' ''.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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