La Fondazione Enpam, per garantire un sempre migliore livello di prestazioni assistenziali a favore dei propri iscritti, si rivolge in particolare a tutti i Medici ed Odontoiatri italiani perché destinino il 5 per mille dell’Irpef alla Fondazione, che è stata inserita nell'elenco delle ONLUS destinatarie di tali fondi.
Per devolvere il 5 per mille all'Enpam il contribuente deve firmare la propria dichiarazione dei redditi (CUD - 730 - UNICO) nello spazio riservato alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, ed indicare nella riga sottostante il codice fiscale della Fondazione che è 80015110580. Se si è esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi, la scheda per la scelta della destinazione dell’8 e del 5 per mille dell’Irpef va presentata, in busta chiusa, entro il 31 luglio 2008, con le seguenti modalità:
• allo sportello di un ufficio postale che provvederà a trasmetterle all’Amministrazione finanziaria. Il servizio di ricezione della scheda da parte degli uffici postali è gratuito;
• ad un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (commercialista, Caf, ecc.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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