Secondo l'Anaao-Assomed, il sindacato maggiormente rappresentativo dei medici pubblici, la manovra economica presentata nei giorni scorsi dal governo 'non rappresenta un buon inizio per i medici dipendenti del Servizio sanitario nazionale'.
''L'Anaao Assomed valuta negativamente le decisioni (e intenzioni) in tema di orario di lavoro dei medici pubblici e ruolo della contrattazione nazionale contenute nello schema di provvedimento - si legge nel comunicato dell'associazione - in attesa di ulteriori chiarimenti sulle ripercussioni della manovra economica sul Fondo sanitario nazionale nel periodo 2010-2011, e sul conseguente rischio di sotto e sul destino del contratto nazionale di lavoro''.
''Il CdM si preoccupa di modificare per via legislativa la disciplina in materia di orario di lavoro senza tenere conto della specificità del settore sanitario - continua la nota - dall'altra parte annuncia di volere procedere ad una sterilizzazione della contrattazione.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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