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Una proteina allunga la gioventù

Medicina Generale Redazione DottNet | 26/11/2008 19:28

Una proteina sembrerebbe essere capace di allungare gli 'anni verdi' ritardando il processo di invecchiamento: si tratta di una molecola a guardia dell'assetto dei geni attivi nelle cellule giovani.

Con gli anni, questo modello di attività genica va in tilt e noi invecchiamo. Lo dimostra uno studio sui topi condotto da David Sinclair della Harvard Medical School di Boston, secondo cui potenziando la produzione della molecola, 'sirt1', topolini restano giovani più a lungo, e la loro vita si estende dal 24 al 46%. Secondo quanto riferito sulla rivista Cell, la proteina sirt1 ha il compito di mantenere giovane il Dna e di controllare che siano attivi solo i 'geni della gioventù', quei geni che normalmente devono essre accesi nei vari organi e tessuti per farli funzionare bene.

Tale proteina è una vecchia conoscenza di esperti di invecchiamento come Sinclair, divenuto famoso per la scoperta su animali delle virtù 'anti-aging' del resveratrolo, un antiossidante del vino rosso. Gli esperti hanno scoperto che la funzione di sirt1 è duplice: mantiene la stabilità del genoma controllando l'assetto genico corretto nelle cellule di ogni tessuto; inoltre accende il 'semaforo verde' per quei geni che devono essere attivati e rosso per quelli che devono restare spenti.
Sirt1 media anche la riparazione dei danni al Dna che si accumulano con gli anni. Il gruppo di Sinclair ha visto che mutando l'attività di sirt1 nei topi, il pattern di attivazione genica cambia divenendo simile a quello riscontrabile nel cervello di topolini anziani; insomma si spengono i geni della 'gioventù' e si accendono quelli dell''anzianità'. I ricercatori hanno quindi osservato che aumentando la quantità di sirt1 nei topolini, questi vivono più a lungo. La speranza, hanno concluso, è che questi miglioramenti della longevità possano essere riprodotti somministrando farmaci che stimolino sirt1.

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