''Prima di porre mano a qualsivoglia normativa contrattuale, vogliamo vedere bene le carte del Ministro Brunetta, anche perchè non siamo disposti a farci male da soli per assecondare Aran e Regioni - lo ha affermato Giuseppe Garraffo, Segretario Generale Cisl Medici, dopo l'incontro informale con l'Aran, l'agenzia che negozia il contratto del pubblico impiego.
''Ciò non significa la temporanea rinuncia al Contratto, che e' scaduto da 31 mesi, ma al contrario chiedere al Ministro Sacconi e al Ministro Brunetta di porre termine alla situazione di stallo e di inchiodare Regioni ed Aran al loro ruolo di soggetti contrattuali responsabili. La Cisl Medici - ha aggiunto Garraffo - ha chiesto all'Aran di riconvocare il tavolo ufficiale di trattativa, almeno i capi delegazione, per chiudere rapidamente il primo biennio economico, l'unico ad oggi finanziato. Regioni ed Aran ci propongano una normativa snella ed essenziali. ''Oggi non vi sono - ha concluso Garraffo - nè elementi, nè alcuna condizione di scambio, ma c'è l'urgente necessità di adempiere ad un atto dovuto e di dare serenità agli ospedali, anche per evitare che il grave malessere che serpeggia tra i medici delle asl e degli ospedali esploda in forma di lotta sindacale''.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
Commenti