Meno file ai pronto soccorso (Ps) se i medici di base si raggruppano assicurando un'apertura coordinata degli studi per almeno 10-12 ore al dì: gli accessi inappropriati si possono ridurre dal 7 al 20%.
Sono i risultati dello studio condotto da Cristina Ugolini dell'Università di Bologna, presentati al workshop di Econometria in Sanità all'Università di Padova. I ricercatori hanno studiato il contesto emiliano-romagnolo per l'anno 2009. ''In questa Regione - spiega Ugolini - è in corso da alcuni anni un programma rivolto alla medicina generale con il preciso intento di estendere gli orari di apertura degli ambulatori medici associati in gruppo. Abbiamo dunque verificato se questa politica sia in grado di influenzare anche la frequenza degli accessi ai servizi di PS, con particolare attenzione alle condizioni di potenziale inappropriatezza''.
Usando alcune banche dati amministrative, sono stati analizzati i flussi di PS non seguiti da ricovero, la lista assistiti dei pazienti registrati con medici operanti nella forma associativa del gruppo e informazioni generali su ciascun medico.
fonte: ansa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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