L'Aids non fa paura agli italiani, meno di cinque su 100 temono la malattia, col risultato che non si sentono a rischio e non si proteggono dal pericolo di contagio. Questa noncuranza spiega il 'sommerso' della malattia: si stima che in Italia ci siano circa 70 mila sieropositivi che non sanno di esserlo.
E' quanto emerge in occasione della Giornata Mondiale sull' Aids, celebrata il primo dicembre, da un sondaggio commissionato alla Swg dal Network Persone Sieropositive (Nps) che aperta al Lingotto di Torino per il suo secondo meeting nazionale. Al congresso è arrivato anche un annuncio importante per l'Italia: nel 2011, dopo Sidney 2009, il nostro paese, a Roma, ospiterà il congresso Mondiale sull'Aids. A riferirlo il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) Enrico Garaci, intervenuto alla cerimonia inaugurale del congresso. Ecco la fotografia della situazione:
- IL SONDAGGIO: L'indagine, che ha coinvolto 1000 italiani, dai 16 ai 64 anni, e oltre, mostra che, se nel 1991 l'Aids era la terza paura degli italiani (lo temeva oltre un italiano su 5) dopo mafia e droga, oggi è proprio l'ultima; in prima fila ci sono crisi economica (per il 51%) e disoccupazione (33,1%). Questo perchè è vissuta come una malattia degli altri, gli abitanti dei paesi in via di sviluppo, i drogati, gli omosessuali, le prostitute, gli immigrati.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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