''Non è attribuibile al medico un generale diritto di curare, a fronte del quale non avrebbe alcun rilievo la volontà dell'ammalato, che si troverebbe in una posizione di soggezione su cui il medico potrebbe ad libitum intervenire, con il solo limite della propria coscienza''.
Lo ribadisce la IV Sezione penale della Cassazione nel confermare la condanna della Corte d'Appello di Torino nei confronti di un medico della provincia di Novara condannato per lesioni colpose su un paziente rimasto con una gamba inferma dopo l'intervento alla colonna vertebrale. Il paziente aveva citato il medico davanti al tribunale di Novara nel 2007 perchè nel firmare il 'consenso informato' prima dell'operazione non gli erano state prospettate le complicazioni dell'intervento alla colonna vertebrale nè la possibilità di tecniche di operazione alternative.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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