Sfiorano i 1500 euro al mese i costi che chi soffre di una malattia cronica deve sostenere per farmaci, presidi, ausili e aiuti esterni.
E' quanto emerge dalle prime anticipazioni del Rapporto sulle malattie croniche del CNAMC-Cittadinanzattiva. Una patologia riconosciuta in ritardo e destinata a pesare tanto non solo sulla qualità della vita, ma anche sul proprio portafogli. Dai primi dati emerge come nel 57% dei casi la patologia venga individuata con ritardo anche dal proprio medico di famiglia. Molto spesso inoltre (42,8% dei casi) il paziente è obbligato a farsi carico delle spese relative ai farmaci indispensabili e insostituibili per la cura, con un costo medio mensile di circa 420 Euro. La burocrazia continua a rappresentare un ostacolo per la propria cura. Oltre il 74% delle associazioni segnala infatti la presenza di procedure burocratiche che rallentano l'accesso alla terapia, come, ad esempio, nel caso dei piani terapeutici da effettuare e rinnovare.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
Commenti