Medicina Generale
Medicina Generale
Canali Minisiti ECM

Udine, in sciopero gli specializzandi

Medicina Generale Redazione DottNet | 07/12/2008 10:01

L'Associazione dei Medici specializzandi di Udine (AmesUd) ha proclamato per il 15 dicembre lo stato di agitazione, in conseguenza del mancato ritiro della circolare 88 dell'Inps.

 Lo rende noto l'Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri della provincia di Udine, che ha espresso solidarietà all'iniziativa. La circolare 88 dell'Inps - spiega l'Ordine - ha portato l'aliquota contributiva dal 16% al 25%, quando invece i medici, iscritti obbligatoriamente alla loro cassa privata (Enpma), devono godere dell'aliquota agevolata. Secondo il presidente dell'Ordine dei medici di Udine, Luigi Conte, con la loro protesta, svolta in accordo con le maggiori sigle nazionali di categoria, Sims e Federspecializzandi, ''gli specializzandi portano avanti una rivendicazione per tutta la categoria''.

Commenti

I Correlati

"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"

"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"

Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”

Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa

Ti potrebbero interessare

"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"

"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"

Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”

Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa