Medicina Generale
Medicina Generale
Canali Minisiti ECM

Sacconi: non ci saranno tagli agli investimenti

Medicina Generale Redazione DottNet | 09/12/2008 14:15

Nessuna diminuzione o rallentamento nella macchina sanitaria: il ministro della Salute e del lavoro Maurizio Sacconi ha sottolineato che ''non ci sarà una politica di razionamento dei servizi sanitari''.

 ''E' in atto una politica di liberazione di risorse - ha detto il ministro in una conferenza stampa di presentazione degli Istituti ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) del Veneto - per riorientare i poteri organizzativi verso quella maggiore efficienza che è garantita dalla più robusta presenza di reti territoriali, più precisamente reti di servizi di carattere sociosanitario assistenziale territoriale, e, dall'altra parte, da una migliore concentrazione di servizi ospedalieri di maggiore qualità ed efficienza''. ''Abbiamo garantito per l'anno 2009 circa un miliardo di euro in più - ha ricordato Sacconi - rispetto a ciò che il governo Prodi aveva concordato con le Regioni''.

''Abbiamo assicurato - ha aggiunto - 800 milioni di euro per evitare l'appuntamento, dal primo gennaio 2009, con i ticket per specialistica e diagnostica che erano stati ipotizzati, ed abbiamo aggiunto le risorse per la convenzione con i medici di medicina generale. Nel 2010-2011 abbiamo messo 4,5 miliardi in più sulla sanità, anche se è vero che rispetto ad un trend che mediamente viaggia tra il 3% e il 5% di incremento dei costi questi 4,5 miliardi corrispondono a un incremento dell'uno, uno e mezzo, ma in rapporto al Pil si tratta di un incremento dell'incidenza del trasferimento''.

Commenti

I Correlati

"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"

"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"

Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”

Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa

Ti potrebbero interessare

"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"

"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"

Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”

Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa