Numeri di telefono di ''soccorso civile'', a cui rivolgersi per avere assistenza ''immediata'' in caso una struttura pubblica neghi la prescrizione per la pillola del giorno dopo.
E' l'iniziativa messa in campo dall'associazione Luca Coscioni, con la collaborazione dell'associazione romana 'Vita di Donna', per andare in soccorso di chi cerca di ricorrere alla contraccezione di emergenza e si trova di fronte all'obiezione di coscienza. Per il momento l's.o.s funzionerà a Roma e Milano, attraverso due numeri (333.9856046 messo a disposizione da 'Vita di Donna' per la Capitale e 345.5011223 per il capoluogo lombardo) a cui risponderanno non solo ginecologi, ma anche pediatri, medici di medicina generale e medici di base, per fare avere la ricetta necessaria per il levonorgestrel. ''Facciamo un appello ai medici di tutta Italia - ha detto Marco Cappato, eurodeputato radicale e segretario dell'associazione Coscioni - a unirsi a quei medici che risponderanno, gratuitamente e da militanti, per contrastare il lento costante e sempre più organizzato sabotaggio della legge guidato dai poteri clericali dentro e fuori dal Vaticano''.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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