Un progetto ''strategico'' interamente dedicato alla salute della donna, che si occuperà di ricerca, assistenza e prevenzione delle malattie dal punto di vista femminile.
''Medicina di Genere come Obiettivo Strategico per la Sanità Pubblica: l'Appropriatezza della Cura per la Tutela della Salute della Donna'' è il titolo del progetto presentato al Terzo seminario sulla salute della donna all'Istituto superiore di sanità e finanziato dal ministero del Welfare con 2,7 milioni di euro. ''Finalmente è partito un progetto organico per la salute della donna - spiega Stefano Vella, direttore del dipartimento del Farmaco dell'Iss - abbiamo messo insieme le eccellenze che si occupano di medicina di genere in Italia''. Mercoledì 10, al termine del seminario, c'è stata la prima riunione organizzativa dei cinque gruppi di lavoro che si occuperanno della salute della donna ''in modo complesso'', dalle malattie in cui la differenza sessuale ha un peso, ai problemi per la salute della donna sul lavoro, fino all'efficacia dei farmaci per arrivare a programmi di prevenzione e linee guida genere-mirate.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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