Il binomio ipertensione-emicrania aumenta il rischio di ictus soprattutto prima dei 50 anni. A dirlo è lo studio italiano 'Miracles'. L'indagine, patrocinata dalla Società italiana dell' ipertensione arteriosa (Siia) e dalla Società italiana per lo studio delle cefalee (Sisc), ha coinvolto quasi 3.000 pazienti (colpiti da emicrania e/o ipertensione), arruolati da 300 medici di famiglia coordinati da dieci Centri ipertensione e dieci Centri cefalee.
''Lo studio - spiega Giuseppe Mancia, direttore del dipartimento di medicina clinica dell'Università Bicocca di Milano - dimostra prima di tutto che l'associazione delle due patologie non è rara: un paziente ogni cinque ipertesi o emicranici ha un'elevata probabilità di avere entrambi i problemi. Inoltre - aggiunge - si è visto che l'emicrania aumenta del 70% il rischio di ictus nei pazienti ipertesi''. Questo è più evidente nei soggetti sotto i 50 anni, ''forse perchè l'emicrania nei giovani può anticipare l'evenienza di un ictus - precisa Mancia - mentre al di sopra di una certa età solo l'ipertensione può farlo, l'emicrania aggiunge poco''.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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