Il prossimo 12 giugno sciopera la Sanità in Campania. La RdB CUB Campania (Rappresentanze sindacali di base-Confederazione unitaria di base) ha organizzato un presidio sotto l'assessorato alla Sanità per le 11.
La RdB CUB chiede ''le dimissioni di tutti i responsabili del disastro della sanità e del fallimento del piano di rientro, la certezza dello stipendio degli operatori e la trasparenza dei bilanci,lo sblocco delle assunzioni e la copertura dei vuoti organici ed il rispetto dei LEA, la riduzione dei tempi d'attesa e la priorità dei servizi istituzionali sull'attività intramoenia''. E ancora, si sollecita ''la stabilizzazione immediata di tutti i precari e la riattribuzione all'interno dei servizi in appalto, il blocco dei tagli all'assistenza e al salario dei dipendenti ed il taglio drastico''.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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