Un recente studio mette in luce i rischi e i benefici dell’assunzione di un supplemento di calcio per prevenire l’osteoporosi.
La prevenzione dell’osteoporosi e delle fratture associate consente il miglioramento della qualità della vita e la drastica riduzione dei costi sociali e sanitari relativi a questa patologia e alle sue conseguenze.¹
Avere delle ossa sane e forti costituisce la migliore difesa contro lo sviluppo dell’osteoporosi. La formazione di uno scheletro robusto comincia nell’infanzia e continua nell’adolescenza con il raggiungimento di un adeguato picco massimo di massa ossea.
Negli adulti è fondamentale ridurre al minimo fisiologico il riassorbimento osseo. Le donne in età peri-menopausale devono prestare maggiore attenzione a questo aspetto a causa del rapido riassorbimento osseo che può raggiungere il 5% per anno della densità minerale ossea. Per prevenire l'osteoporosi o ritardarne lo sviluppo, è importante evitare il fumo e l'eccessivo uso di alcol e mantenere un apporto giornaliero di calcio e di vitamina D adeguato all'età.¹
La produzione fisiologica di vitamina D è sufficiente se vi è una esposizione giornaliera al sole della superficie corporea normalmente scoperta, per almeno 10 minuti. Nel caso in cui non sia possibile, si rende necessaria un’opportuna supplementazione di vitamina D attraverso la dieta in quantità variabile tra i 400 e 800 IU al dì. Assumere un supplemento di calcio (1000 mg/die per 2 anni) riduce la perdita ossea e bere acque minerali ricche di calcio aiuta in tal senso.¹
Un recente studio, in cui è condotta un’analisi incrociata tra i dati riportati in due studi epidemiologici e una metanalisi di studi clinici controllati randomizzati, evidenzia che è necessario valutare il rapporto rischio-beneficio prima dell’assunzione di un supplemento di calcio. Gli effetti, infatti, possano differire in base ai livelli specifici di assunzione del calcio nella dieta che variano ampiamente in tutto il mondo. Lo studio sottolinea che la somministrazione di un supplemento di calcio risulta più efficace nelle persone che in precedenza seguivano una dieta povera di calcio e che la maggior parte degli eventi avversi si verificano in pazienti provenienti da paesi caratterizzati da un’alimentazione ricca di calcio. In conclusione, si consiglia di limitare la somministrazione di un supplemento di 1.000 mg di calcio ai pazienti con un apporto di calcio nella dieta di circa 1.000 mg per evitare problemi cardiovascolari ed ottenere il massimo beneficio.²
E’ stato dimostrato che una dieta ricca di fibre e proteine animali può essere concausa dello sviluppo di osteoporosi. Lo svolgimento di un’attività fisica regolare con esercizi bilanciati e il trattamento di condizioni cliniche che possono compromettere la salute dell'osso (sindromi da cattiva nutrizione, malassorbimenti, ecc) aiuta a prevenire l’osteoporosi.¹
Nel trattamento con farmaci che riducono la densità minerale ossea (furosemide, anti-convulsivanti,glucocorticoidi, ecc) è necessario salvaguardare la salute dell'osso. In alcuni casi selezionati, si consiglia la terapia farmacologica quale la terapia ormonale sostitutiva, il raloxifene o i bisfosfonati allo scopo di evitare lo sviluppo dell’osteoporosi e contrastarne la progressione.¹
La prevenzione delle fratture in pazienti con osteoporosi si basa anche sulla prevenzione delle cadute attraverso alcuni semplici accorgimenti ambientali come l'uso di bastoni di appoggio, scarpe con suole di gomma, un’adeguata illuminazione degli ambienti, evitare di usare tappeti, predisporre punti di appoggio e maniglie sulle scale e in casa.¹
Riferimenti bibliografici:
1. Linee guida Ministero della Salute. Linee guida per la prevenzione dell’osteoporosi. Disponibili al link:
https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_1464_listaFile_itemName_0_file.pdf
2. Chan SShin, Kyoung MK. The Risks and Benefits of Calcium Supplementation. Endocrinol Metab 2015 Mar 27;30(1):27-34.
In Italia, si stima che la prevalenza dei soggetti osteoporotici over 50 corrisponda al 23,1% nelle donne e al 7,0% negli uomini (International Osteoporosis Foundation)
Chirurgia mini-invasiva e robotica le armi contro la stenosi del canale lombare
Potrebbe essere sfruttato come base di terapia per l'osteoporosi e per aiutare a guarire le fratture ossee
In uno studio su animali pubblicato sulla rivista Cell Reports Medicine il peptide, Pepitem, ha garantito la formazione di nuovo osso sano in topolini con problemi di osteoporosi
In Italia, si stima che la prevalenza dei soggetti osteoporotici over 50 corrisponda al 23,1% nelle donne e al 7,0% negli uomini (International Osteoporosis Foundation)
Chirurgia mini-invasiva e robotica le armi contro la stenosi del canale lombare
Potrebbe essere sfruttato come base di terapia per l'osteoporosi e per aiutare a guarire le fratture ossee
In uno studio su animali pubblicato sulla rivista Cell Reports Medicine il peptide, Pepitem, ha garantito la formazione di nuovo osso sano in topolini con problemi di osteoporosi
Commenti