Uno studio ha dimostrato che in donne in menopausa il farmaco migliora il profilo rischio-beneficio del trattamento con anastrazolo.
Gli inibitori dell'aromatasi prevengono l’insorgenza di cancro al seno nelle donne in menopausa ad alto rischio di sviluppo della malattia, ma purtroppo questi composti determinano una perdita accelerata del calcio osseo.
Nello studio viene valutata l’efficacia del risedronato, assunto per via orale, nel prevenire la riduzione della densità minerale ossea (BMD) dopo 3 anni di follow-up in un sottogruppo di pazienti dello studio IBIS-II.
Lo studio in doppio cieco IBIS-II, ha coinvolto 3864 donne sane in post-menopausa ad alto rischio di cancro al seno assegnate in modo casuale a ricevere anastrozolo per via orale (1 mg/die) oppure placebo. In seguito, 1410 (36%) donne sono state coinvolte in un sottostudio sull’osso e raggruppate in base al punteggio T (punteggio riferito all’osteoporosi , risulta inferiore a 4.0 in caso di grave osteoporosi) riferito alla colonna vertebrale o al collo del femore (I gruppo: punteggio T almeno -1.0; II gruppo: punteggio T di almeno -2.5 ma inferiore a -1.0; III gruppo: punteggio T inferiore a -2.5 ma superiore -4.0). Le donne del gruppo I sono state solo monitorate; le donne del gruppo III hanno assunto risedronato (35 mg/settimana). Le donne del gruppo II sono state assegnate in modo casuale (in rapporto 1:1) a ricevere risedronato (35 mg/settimana) oppure placebo.
L'endpoint primario è stato l’effetto del risedronato rispetto al placebo per le donne osteopeniche del gruppo II in trattamento con anastrozolo (1 mg/giorno). Gli endpoint secondari hanno incluso l’effetto dell’assunzione di anastrozolo sulla densità minerale ossea nelle donne non in trattamento con risedronato (gruppo I e II) e in donne osteoporotiche trattate con risedronato (gruppo III).
Sono stati esaminati i dati riferiti a 150 (il 58%) delle 260 donne del gruppo II, in trattamento con anastrozolo e risedronato oppure anastrazolo e placebo all’inizio dello studio e a 3 anni. In riferimento al tratto lombare della colonna vertebrale, a tre anni la variazione media della BMD per le 77 donne che hanno ricevuto anastrozolo/risedronato è stata dell’1.1% (95% CI 0.2-2.1) rispetto a -2.6% (-4.0 a -1.3) per le 73 donne trattate con anastrozolo/placebo (p<0.0001). Per l'anca in toto, a tre anni la variazione media della BMD nelle donne che hanno ricevuto anastrozolo/risedronato era -0.7% (-1.6-0.2) contro il -3.5% (-4.6 a -2.3) per le donne trattate con anastrozolo/placebo (p= 0.0001). Nel gruppo I e II, 652 (il 65%) di 1008 donne, che non hanno assunto risedronato sono state esaminate sia all’inizio dello studio che dopo 3 anni. Le pazienti che non hanno assunto risedronato e hanno ricevuto anastrozolo (310 donne) hanno mostrato una diminuzione significativa della BMD dopo 3 anni di follow-up rispetto alle donne che hanno ricevuto placebo (342 donne) a livello del tratto lombare della colonna vertebrale (-4.0% [ -4.5 a -3.4] vs -1.2% [-1.7 -0.7], p<0.0001) e dell'anca (-4.0% [-4.4 – 3.6] vs -1.8% [-2.1 a -1.4], p<0.0001). Un totale di 106 (79%) delle 149 donne del gruppo III è stata valutato all’inizio dello studio e dopo 3 anni. Le 46 donne in trattamento con anastrozolo ha mostrato un aumento modesto della BMD 1.2% (-0.1 a 2.6) a livello della colonna vertebrale rispetto ad un aumento del 3.9% (2.6 a 5.2) nelle 60 donne che hanno assunto il placebo (p=0. 006). Per l'anca in toto, è stato rilevato un piccolo aumento pari allo 0.3% (-0.9-1.5) per le donne trattate con anastrozolo rispetto a 1.5% (0.5-2.5) per le donne che hanno assunto il placebo, ma la differenza non è risultata significativa (p=0.12).
L'evento avverso più comune riportato è stato artralgia (gruppo I: 94 delle pazienti trattate con placebo e 114 con anastrozolo; gruppo II: 39 delle pazienti trattate con placebo/placebo, 25 placebo/risedronato, 34 anastrozolo/placebo e 34 anastrozolo/risedronato; gruppo III: 21 delle pazienti trattate con placebo/risedronato, 17 anastrozolo/risedronato). Altri eventi avversi riportati sono stati vampate di calore, alopecia, dolore addominale e mal di schiena.
I risultati ottenuti hanno domostrato che il risedronato ha controbilanciato la perdita ossea indotta dalla somministrazione di anastrozolo in pazienti osteopeniche e osteoporotiche. In conclusione, il farmaco potrebbe essere somministrato in combinazione all’anastrozolo per migliorare il profilo rischio-beneficio del trattamento terapeutico.
Riferimenti:
Sestak I, Singh S, Cuzick J, Blake GM, Patel R, Gossiel F, Coleman R, Dowsett M, Forbes JF, Howell A, Eastell R. Changes in bone mineral density at 3 years in postmenopausal women receiving anstrazole and risedronato in the IBIS-II bone substudy: an international, double-blind, randomised, placebo-controlled trial. Lancet Oncol. 2014 Dec; 15 (13): 1460-8
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