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Montalcini, la sclerosi multipla sarà sconfitta

Medicina Generale Redazione DottNet | 01/08/2008 09:41

Forse vicini a risultati importanti contro la sclerosi multipla: è fiduciosa il premio Nobel Rita Levi Montalcini, a patto di concentrare gli sforzi, energie scientifiche ed economiche.

Con un lavoro all'unisono da parte delle istituzioni, indica il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che in occasione dei quarant'anni dell'Associazione italiana sclerosi multipla, si dice sicuro che il Parlamento e il governo ''che oggi reggono le sorti del Paese, sapranno fare la loro parte. In particolare spero che le istituzioni si muovano con il massimo della sintonia, tenendo conto delle proposte come quelle avanzate dall'Associazione Italiana Sclerosi Multipla''. ''I risultati di oggi ci fanno sperare nell'arrivo di terapie sempre più efficaci e nel fatto che sia vicino il giorno in cui si potrà debellare completamente questa malattia. La sclerosi multipla, che colpisce 57 mila persone in Italia e che porta tanta sofferenza'', ha detto la senatrice a vita.

Durante la cerimonia è stato consegnato dal Capo dello Stato il Premio Rita Levi Montalcini alla ricercatrice, Eleonora Cocco. La giovane studiosa si è particolarmente distinta proprio per i suoi studi sulla genetica della malattia. La richieste delle associazioni è chiara: una norma che renda stabile la possibilità di raccogliere fondi attraverso il cinque per mille con la dichiarazione dei redditi svincolando, dunque, l'opzione per i contribuenti dalla Finanziaria, a cui il cinque per mille viene di anno in anno legato.
A farsene portavoce nella sala più importante del Colle è stato il presidente della Fondazione italiana sclerosi multipla (Fism), Mario Alberto Battaglia. ''Questa proposta - spiega - era stata avanzata ancor prima delle elezioni da entrambe le parti politiche, quindi non dovrebbero esserci grandi difficoltà''. Toccante senza pietismi la testimonianza di Roberta Amadeo, presidente nazionale dell'Associazione italiana sclerosi multipla (Aism), raccontata nel corso cerimonia. La diagnosi per lei è arrivata a 22 anni: allora era campionessa di judo, ''abituata a combattere le battaglie sul tatami''. Poi le cadute senza ragione, due interventi alle ginocchia. ''Ma al secondo intervento non riuscivo più ad alzarmi dal letto'' e l'impegno per non rinunciare al suo sogno di architetto. Fra i testimonial dell'Aism presente anche il campione del mondo Gian Luca Zambrotta e Lorella Cuccarini.

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