Casa dolce casa? Non sempre, almeno stando all'ultimo rapporto sugli incidenti domestici elaborato dall'Istituto superiore di sanità (Iss), secondo il quale sono 1,7 milioni gli italiani che ogni anno finiscono al pronto soccorso per un incidente avvenuto tra le mura domestiche.
Di questi 130.000 vengono ricoverati, mentre 7.000 non sopravvivono. Secondo il rapporto Iss, stilato sulla base dei dati relativi al biennio 2005-06, la prima causa di ricovero è la caduta (oltre il 70% dei casi): le principali vittime dei ruzzoloni sono gli ultrasessantacinquenni (75%), e per lo più si tratta di donne (56%). Altre cause quali il rischio di soffocamento, l'avvelenamento e l'intossicazione sono, sempre dopo la caduta, le prime cause di ricovero per i bambini da uno a quattro anni (rispettivamente, il 9% e il 7% dei ricoveri). Gli uomini, secondo l'Iss, hanno il 35% di probabilità in più rispetto alle donne di finire al pronto soccorso per incidente domestico, ma solo fino ai 75 anni. Da questa età in poi, infatti, il rapporto si inverte e il rischio diventa maggiore per le donne (+38%).
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
Commenti