Povertà, disagio sociale e problemi psicologici non guardano in faccia a nessuno e non risparmiano neanche chi è chiamato, per mestiere, ad aiutare gli altri. All'ospedale Molinette di Torino, uno dei più grandi d'Italia, nascerà un servizio per dare un supporto ai dipendenti in crisi: quelli stressati, depressi, schiacciati dai problemi familiari o dai debiti, oppure con la sindrome del burn out, che affligge chi vive come se fossero propri i guai di chi assiste per lavoro. Il fenomeno, negli ultimi tempi, si è accentuato.
''Non solo aumenta il numero di lavoratori che chiede un sostegno psicologico - dice il direttore generale dell'azienda ospedaliera S. Giovanni Battista-Molinette, Giuseppe Galanzino - ma si sono moltiplicate anche le richieste di aiuto economico, a dimostrazione che stanno crescendo le situazioni di impoverimento tra i nostri dipendenti''. Dei 5.400 medici e infermieri che lavorano nell'ospedale, ben 1.361 hanno contratto debiti (la metà con società finanziarie) e, attraverso la formula della cessione del quinto, hanno chiesto che l'azienda versi una parte del loro stipendio direttamente ai creditori. Inoltre, secondo studi del Dipartimento di psicologia del lavoro dell'Università di Torino, almeno il 5% degli addetti ha un disperato bisogno di un supporto medico per problemi mentali.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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