«Ordinare» alle cellule di non invecchiare si può? Fin dall'antichità si cerca di raggiungere questo obiettivo. Sciamani, protomedici, maghi o stregoni, ognuno a suo modo, si sono cimentati nella ricerca dell'elisir di lunga vita.
Perfino la Bibbia narra di ultracentenari «baciati» da Dio.
La scienza moderna si è poi distratta sul tema: combattere le malattie è diventato prioritario. Salvare la vita più che allungarla. Oggi, però, dagli studi sui tumori e da quelli sul cuore si arriva, percorso obbligato, di nuovo a quelli di lunga vita. In buona salute. Le tecnologie che hanno consentito di tradurre il libro della vita, cioè il genoma, e di verificare a che cosa servono tutti quei frammenti di Dna che lo compongono (i geni) è stata la svolta: lì c'è scritto che la vita media è di almeno 120 anni, lì c'è scritto che ognuno di noi reagisce in modo diverso a ciò che mangia o ai farmaci che assume per curarsi, lì c'è scritto quanto l'ambiente modifica il nostro libro della vita. Perché se la base è uguale per tutti, le differenze seppur minime sono tali da rendere tutti diversi. Come per le impronte digitali.
E l'aria che si respira, il cibo che si mangia, gli orari di lavoro, l'attività fisica, tutto interagisce con i geni: «muta» la loro espressione, nel bene e nel male. La prevenzione div enta scienza sempre più esatta. E persino i Centri benessere diventano laboratori di rigenerazione o di rettifica di ciò che non funziona. Da Lione e da Villa Paradiso sul lago di Garda (con i test del Nobel Luc Montagnier) al programma
Persofit di Joachim Potsheger, trainer dei piloti di Formula 1 e dei campioni di Golf (applicato a Montecarlo e all'Hotel Kulm di Saint Moritz). Bas ato su test computerizzati dell'equilibrio osteo-articolare e dello stress psichico, degli squilibri alimentari e muscolari. La sauna a infrarossi è tra le novità terapeutiche, come la cardiocard collegabile in ogni momento via Internet con il trainer per controlli periodici da casa.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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