La spesa sanitaria delle Regioni italiane, nel 2007, è aumentata del 2,9%, portandosi al 6,7% del Pil. Ma il disavanzo del Servizio sanitario nazionale è calato del 30% ed è ai suoi minimi storici: 0,21% del Pil, pari a 54 euro per cittadino. Intanto i cosiddetti 'piani di rientro', ad un anno dalla loro istituzione, stanno producendo i primi risultati positivi, ma solo in alcune delle Regioni coinvolte.
La 'fotografia' è contenuta nel 'rapporto finanza pubblica e istituzioni' dell'Isae. Fissata in un valore assoluto di 102.519 milioni di euro, la spesa sanitaria - spiega l'istituto di Piazza Indipendenza - nel 2007 ha conosciuto ''un incremento rispetto al 2006 del 2,9%, a fronte di un finanziamento, al netto dei fondi stanziati per la copertura dei disavanzi delle Regioni che hanno sottoscritto il piano di rientro, di 99.351 milioni di euro. La spesa ha rappresentato nel 2007 il 6,7% del prodotto. Sempre nel 2007 il disavanzo del Ssn è stato di 3.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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