Per avere un ospedale più umano bisogna intervenire sui medici, e sul loro rapporto con i pazienti, ma anche sulla struttura fisica degli edifici, che deve abbandonare i classici padiglioni per riuscire a venire incontro alle esigenze di chi frequenta le strutture sanitarie.
E' quanto è emerso durante una tavola rotonda al Forum della Pubblica Amministrazione intitolata 'L'Ospedale Ospitale' e organizzata dall'azienda ospedaliera 'Cotugno' di Napoli. Durante il dibattito, a cui hanno partecipato esponenti politici e del mondo sanitario e che ha avuto come ospite anche lo scrittore Andrea Camilleri, è stato presentato un modello di come potrebbe essere l'ospedale del futuro, strutturato non più per patologie ma per livelli di intensità di assistenza. Un esempio concreto è il nuovo ospedale 'Cotugno' che è in via di realizzazione, dove non c'è più la divisione tradizionale dei reparti, ma tutta la diagnostica, tutta la ricerca e la degenza sono riunite in aree funzionali:''L'umanizzazione - ha affermato Amelia Mutti, architetto che ha progettato l'ospedale - deve essere il principio guida anche nella progettazione''.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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