La legge 40 sulla fecondazione assistita torna nei tribunali e promette di riaccendere il dibattito in Parlamento, mentre le coppie che vanno all'estero per avere fecondazione eterologa e diagnosi preimpianto, entrambe proibite in Italia, parlano di ''esilio procreativo''. Dopo mesi di relativo silenzio, le questioni aperte della legge 40 sono tornate alla ribalta a Roma, nel convegno sulla fecondazione artificiale organizzato da Italia dei Valori (Idv) e Società italiana di fertilità e sterilità.
- NUOVI RICORSI: sono dieci i ricorsi d'urgenza contro il divieto della diagnosi preimpianto previsto dalla legge 40 sulla fecondazione artificiale e sono stati depositati nei tribunali di Bologna (cinque), Milano (tre), Firenze (uno) e Torino (uno). Otto gli avvocati che li seguono, gratuitamente per le coppie, per conto di nove associazioni di pazienti (che si fanno carico dei costi) e quattro centri. I ricorsi sono in attesa del rinvio alla Corte Costituzionale e riguardano casi in cui c'e' rischio di impiantare embrioni affetti da gravi malattie ereditarie.
- CHIAREZZA SU DIAGNOSI PREIMPIANTO: la chiede l'on. Antonio Palagiano (Idv). ''Oggi di fatto - ha rilevato - l'attività dei centri in questo campo è sospesa perchè non c'è chiarezza in merito da parte dello Stato''.
- ADOZIONE PRECOCE: è l'adozione dei 3.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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