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Oltre settemila i figli della provetta italiani

Medicina Generale Redazione DottNet | 01/08/2008 09:57

I figli della provetta in Italia nel 2006 sono stati 7507; le coppie che si sono affidate alle tecniche di procreazione medica assistita nei 342 centri sono state 52.206. Questi alcuni dei dati contenuti nella relazione 2007 del Ministero della Salute in merito alla legge 40 sulla procreazione depositata in Parlamento.

In particolare, con le tecniche sono state ottenute nel 2006 10.608 gravidanze, di queste ne sono state perse 2.500 nel corso del cosiddetto follow up della gestazione. Tanti i parti plurimi: oltre il 18% quelli gemellari e più del 3% quelli trigemini soprattutto tra le più giovani. Una percentuale rilevante che, afferma l'ex Ministro della Salute, Livia Turco, nella premessa, ''conferma le riflessioni critiche relative al dettato di legge, che si affidano al dibattito istituzionale e scientifico''. Secondo quanto scritto nella discussione finale della Relazione, infatti, ''l'analisi dei dati rileva come in più della metà dei trasferimenti effettuati, vengano utilizzati tre embrioni''. Questo, si legge ancora, ''aumenta il rischio di gravidanze gemellari, soprattutto su pazienti di giovane età''.

In generale, dalla fotografia scattata nella Relazione, risulta inoltre che sono stati trattati con la tecnica di inseminazione semplice 18.431 coppie e sono stati iniziati 29.901 cicli.
Le gravidanze ottenute sono state 3.203, di queste ne sono state perse al follow up 907; delle 2296 gravidanze monitorate sono nati vivi 1999 bambini. Relativamente alle tecniche di secondo e terzo livello e cioè tecniche più sofisticate a fresco e da scongelamento in 202 centri di Pma sono stati trattate 3.0274 coppie e iniziati 36.912 cicli. In questo modo sono state ottenute 6.962 gravidanze e di queste ne sono state perse al follow up 1498. Delle 5.464 gravidanze monitorate sono nati vivi 5218 bambini.
Negli stessi 202 centri di Pma sono stati trattati con tecniche da scongelamento 3501 coppie e sono stati iniziati 3882 scongelamenti. Sono state ottenute 443 gravidanze, di queste ne sono state perse 95. Dalle 348 gravidanze monitorate sono nati vivi 290 bambini. In sostanza, spiega ancora Livia Turco nella premessa alla Relazione, ''le percentuali di gravidanze ottenute nel 2006 sono perfettamente sovrapponibili a quelle dell'anno precedente denotando comunque un mancato incremento atteso nelle percentuali di gravidanze come invece si registra in tutti gli altri paesi europei''. Dati che, secondo Filomena Gallo, Presidente dell'Associazione Amica Cicogna e Vice Segretario Associazione Coscioni, ''non sono una sorpresa'' e confermano il fallimento della legge. ''Le tecnologie migliorano all'estero, dove ci sono più gravidanze con meno tentativi, mentre qui ad aumentare sono solo le gravidanze gemellari che danno rischi per la salute - afferma Gallo - questa legge all'articolo uno sostiene di voler tutelare la salute di tutti i soggetti della procreazione, ma di fatto non lo fa. Lo testimonia il numero di parti trigemini, che notoriamente hanno un'alta probabilità di aborto spontaneo e il 20% di nati disabili''. Secondo Gallo sarebbe auspicabile una modifica della legge in senso contrario a quello richiesto da alcuni esponenti della maggioranza in questi giorni: ''Noi speriamo che riprenda il dibattito, anche se questa è la stessa maggioranza che ha emanato la legge e c'è poco da sperare''.
 

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