Medici in ospedale che resistono stoicamente a turni massacranti. Un'immagine restituita dai telefilm ma che ricalca anche la quotidianità italiana con la differenza che, per chi opera e lavora nella vita reale, troppe ore di lavoro sulle spalle aumentano il rischio di sbagliare.
Questa la 'diagnosi' cui sono giunti i medici della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo) secondo la quale con orari più umani gli errori sono evitabili. Al tema ''Tempo di lavoro e rischio clinico'' la Fnomceo ha dedicato una conferenza che si è tenuta sabato scorso a Modena, in cui si è parlato di come evitare gli errori in medicina. Dagli studi presentati, i turni troppo pesanti alterano le prestazioni dei medici, al punto che il 30% circa degli errori nelle ore finali dei turni notturni, ad esempio, potrebbe essere evitato. ''La questione è calda da noi, ma non solo - conferma Amedeo Bianco, presidente della Fnomceo - tant'è vero che c'è una direttiva europea che riconosce che il carico di lavoro è connesso alla sicurezza. Per quanto riguarda l'Italia basti pensare che il contratto, risolto dal punto di vista economico che di solito è il più ostico, si è arenato proprio sulle deroghe alla direttiva Ue.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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