La terapia ormonale sostitutiva (Hrt) contro i sintomi della menopausa potrebbe 'restringere' il cervello femminile. Un dato che, per gli scienziati, spiegherebbe il legame tra Hrt e aumentato rischio di demenza e deficit di memoria. Lo studio - pubblicato su 'Neurology' - è firmato da un team della Wake Forest University americana e ha coinvolto 1.400 donne dai 71 agli 89 anni, arruolate in un trial precedente sulla Hrt.
Dalle osservazioni è emerso che, rispetto al cervello di chi assumeva placebo, quello delle pazienti in terapia ormonale mostrava un volume di 2,37 centimetri cubi inferiore a livello del lobo frontale e di 0,10 cm cubi minore nell'ippocampo.
La ricerca è probabilmente destinata a far discutere, dopo il lungo e acceso dibattito sul rapporto rischi-benefici degli ormoni sostitutivi in menopausa. Ma secondo gli scienziati, i risultati dello studio vanno letti alla luce di alcuni limiti dello studio stesso. Tra gli altri - fa notare sulla Bbc online il presidente dell'International Menopause Society, David Sturdee - il fatto che l'età delle donne 'reclutate' fosse significativamente superiore a quella in cui in genere si assumono ormoni in Hrt (in Gran Bretagna fra i 45 anni e i 60).
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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