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Menopausa, la terapia ormonale 'restringe' il cervello

Medicina Generale Redazione DottNet | 14/01/2009 11:17

La terapia ormonale sostitutiva (Hrt) contro i sintomi della menopausa potrebbe 'restringere' il cervello femminile. Un dato che, per gli scienziati, spiegherebbe il legame tra Hrt e aumentato rischio di demenza e deficit di memoria. Lo studio - pubblicato su 'Neurology' - è firmato da un team della Wake Forest University americana e ha coinvolto 1.400 donne dai 71 agli 89 anni, arruolate in un trial precedente sulla Hrt.

Dalle osservazioni è emerso che, rispetto al cervello di chi assumeva placebo, quello delle pazienti in terapia ormonale mostrava un volume di 2,37 centimetri cubi inferiore a livello del lobo frontale e di 0,10 cm cubi minore nell'ippocampo.
La ricerca è probabilmente destinata a far discutere, dopo il lungo e acceso dibattito sul rapporto rischi-benefici degli ormoni sostitutivi in menopausa. Ma secondo gli scienziati, i risultati dello studio vanno letti alla luce di alcuni limiti dello studio stesso. Tra gli altri - fa notare sulla Bbc online il presidente dell'International Menopause Society, David Sturdee - il fatto che l'età delle donne 'reclutate' fosse significativamente superiore a quella in cui in genere si assumono ormoni in Hrt (in Gran Bretagna fra i 45 anni e i 60).

"Le nostre osservazioni suggeriscono che la terapia ormonale nelle donne in post-menopausa anziane ha un effetto negativo sulle strutture cerebrali chiave nel mantenere le normali capacità mnemoniche", spiega Susan Resnik dell'US National Institute on Ageing, coordinatrice della ricerca statunitense.
"Tuttavia - ammette - l'effetto appare più pronunciato nelle donne che già prima di assumere ormoni avevano problemi di memoria". In altre parole, "la Hrt potrebbe avere accelerato un processo di decadimento già in corso". Forse il cervello di alcune pazienti si era già 'rimpicciolito' un po' prima della cura, ma le immagini del loro cervello pre-Hrt non sono disponibili. Insomma, taglia cerebrale a parte, Sturdee assicura che, alla luce delle evidenze attualmente raccolte, "i benefici della Hrt superano i rischi".
 

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