Un caffè appena svegli, uno a metà mattinata, uno dopo pranzo e altri due o tre durante il pomeriggio. Gli italiani amano la tazzina, si sa, ma abusarne potrebbe non solo renderci più nervosi: rischia addirittura di aumentare la tendenza a cadere vittima di allucinazioni.
Autori della scoperta gli esperti dell'università di Durham (Usa), in uno studio pubblicato sulla rivista 'Personality and Individual Differences'.
Innanzitutto, fanno notare i ricercatori, bisogna tenere conto che il caffè non è l'unica fonte di caffeina: lo sono anche il tè e gli energy drink che si stanno diffondendo sugli scaffali dei supermercati e dei bar. Ebbene, oltre a sentirsi più sveglio e attivo, chi consuma alte dosi di queste bevande, ossia l'equivalente di sette tazze di caffè al giorno, corre un rischio triplo di sentire voci o vedere oggetti inesistenti, rispetto a chi si limita a una tazzina al dì. Per scoprirlo, i ricercatori hanno arruolato 200 studenti a cui è stato chiesto di descrivere le proprie abitudini alimentari, e nei quali è stata misurata la tendenza ad avere allucinazioni, così come i livelli di stress.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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