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Lo studio, rischio allucinazioni per amanti del caffè

Medicina Generale Redazione DottNet | 14/01/2009 11:19

Un caffè appena svegli, uno a metà mattinata, uno dopo pranzo e altri due o tre durante il pomeriggio. Gli italiani amano la tazzina, si sa, ma abusarne potrebbe non solo renderci più nervosi: rischia addirittura di aumentare la tendenza a cadere vittima di allucinazioni.

 

Autori della scoperta gli esperti dell'università di Durham (Usa), in uno studio pubblicato sulla rivista 'Personality and Individual Differences'.
Innanzitutto, fanno notare i ricercatori, bisogna tenere conto che il caffè non è l'unica fonte di caffeina: lo sono anche il tè e gli energy drink che si stanno diffondendo sugli scaffali dei supermercati e dei bar. Ebbene, oltre a sentirsi più sveglio e attivo, chi consuma alte dosi di queste bevande, ossia l'equivalente di sette tazze di caffè al giorno, corre un rischio triplo di sentire voci o vedere oggetti inesistenti, rispetto a chi si limita a una tazzina al dì. Per scoprirlo, i ricercatori hanno arruolato 200 studenti a cui è stato chiesto di descrivere le proprie abitudini alimentari, e nei quali è stata misurata la tendenza ad avere allucinazioni, così come i livelli di stress.

Gli studiosi affermano che i risultati ottenuti esaminando i dati raccolti potrebbero essere dovuti al fatto che la caffeina amplifica gli effetti fisiologici dello stress: quando siamo stressati, l'organismo rilascia un ormone chiamato cortisolo, i cui livelli aumentano ulteriormente quando si assume caffeina. E proprio questa quantità 'extra' di cortisolo potrebbe essere la causa della tendenza alle allucinazioni.
"Questo studio - sottolinea il principale autore, Simon Jones - è il primo passo verso l'approfondimento dei principali fattori associati alle allucinazioni. Ricerche precedenti hanno già dimostrato che anche i traumi infantili possono causarle, per gli stessi motivi che abbiamo individuato negli studenti amanti del caffè, e cioè per l'aumento dello stress".

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