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L'obesità deve andare nei Lea: l'apporto dei medici di famiglia

Medicina Generale Redazione DottNet | 10/11/2016 13:51

Il problema riguarda metà della popolazione italiana

Riconoscere l'obesità come una malattia cronica, inserendo la cura nei Livelli Essenziali di Assistenza. Ma anche prevedere nelle visite dei medici di famiglia la misura della circonferenza vita e informazioni sul rischio dell'eccesso di grasso addominale. Sono alcune delle misure urgenti richieste dal primo position paper di esperti in materia, presentato oggi presso il Ministero della Salute. Il documento multidisciplinare, realizzato dal Centro di Studio e Ricerca sull'Obesità dell'Università Statale di Milano, vede la collaborazione delle principali società scientifiche in materia ed esperti in ambito economico.


    I chili di troppo sono un problema di salute che riguarda metà della popolazione italiana. "In Italia - spiega Michele Carruba, direttore del Centro sull'Obesità dell'Università di Milano - ci sono 20 milioni di persone in sovrappeso e 6 milioni di obesi, tra i bambini su tre è in sovrappeso e uno su 4 obeso e ha l'80% delle probabilità di rimanere tale da adulto".

Solo il 20% della popolazione obesa non ha patologie conclamate concomitanti, e la scienza dimostra che è solo una questione di tempo per loro. L'obesità infatti, sottolinea Carruba, "è responsabile del 55% casi di ipertensione, 80% dei casi diabete, del 35% di cardiopatie ischemiche tumori. E' causa di 57mila decessi l'anno, uno a settimana: dati difficili da raccogliere perche sui certificati c'è scritto morto per tumore o attacco cardiaco, non di obesità".

Nonostante ciò, la percezione generale è che l'obesità non sia una malattia. Per questo, tra le altre richieste del position paper, quella di promuovere la formazione di una rete di centri di riferimento, inserire ore obbligatorie di educazione alimentare nelle scuole, promuovere la nascita di "obesity unit" in cui sia presente un team multidisciplinare, incentivare le attività sportive e promuovere stili di vita attivi. 

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