Le donne hanno bisogno di una medicina «su misura». Anche se ormai soffrono anche di patologie «maschili»
Solo cento anni fa l'aspettativa di vita di una donna arrivava a mala pena a 50 anni, oggi sono sempre più numerose, nei Paesi avanzati, le donne che superano gli ottanta.
Un cambiamento (parallelo a quello ottenuto dagli uomini) dovuto in primo luogo al miglioramento delle condizioni di vita, ma anche alle nuove conoscenze scientifiche. Anche se gli scienziati hanno sempre avuto davanti, nei loro studi, un modello «maschile», quasi che ancora fosse lecito pensare che le donne sono soltanto un uomo imperfetto. Si è dovuti arrivare agli anni Settanta perchè si facesse strada l'idea che le cose non sono così semplici. Da questa nuova consapevolezza è nato uno dei più estesi e duraturi studi osservazionali sulla salute delle donne: il «Nurses Health Study», avviato nel 1976 dagli scienziati dell'Harvard Medical School di Boston. Le protagoniste del Nurses Health Study sono donne: le infermiere. Partirono raccogliendo dati per analizzare la sicurezza della pillola anticoncezionale. Era già usata da 10 anni ma ancora non se ne conoscevano gli effetti a lungo termine.
Negli ultimi 25 anni le infermiere coinvolte in questa ricerca hanno completato un questionario ogni due anni sui più diversi aspetti della salute.
«Prima dell'inizio di questo studio, gran parte della ricerca è stata condotta sull'uomo, fatta eccezione per tematiche strettamente femminili — conferma Carlo La Vecchia, direttore del Dipartimento di epidemiologia del-l'Istituto Mario Negri e docente all'Università di Milano — .
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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