Un virus simile a quello del raffreddore potrebbe essere tra le cause dell'obesità. E' l'ipotesi al quale sta lavorando da qualche anno, e con sempre maggior fondamento, il biochimico e nutrizionista Nikhil Dhurandhar, che lavora negli Stati Uniti, in Louisiana, presso il Centro di ricerca biomedica Pennington. ''Un'ipotesi interessante e da considerare con attenzione'', rileva uno dei massimi esperti di obesità Saverio Cinti, dell'università Politecnica delle Marche.
''Tuttavia - aggiunge - le ipotesi principali sulle cause dell'obesità continuano ad essere legate alla scorretta alimentazione e allo scarso esercizio fisico''. I primi sospetti sul ruolo di un virus tra le cause dell' obesità risalgono alla fine degli anni '90. Da allora diversi gruppi di ricerca nel mondo si sono messi su questa traccia, fino a individuare sette diversi virus potenzialmente legati all'obesità negli animali: prima nei polli e poi nei mammiferi, dai topi fino alle scimmie. ''Noi abbiamo riportato il primo virus umano di questo tipo'', osserva Dhurandhar. ''Si tratta di un adenovirus del tipo 36 (Ad 36), che causa adiposità in polli, roditori e primati non umani e mostra l'associazione con l'obesità umana.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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