A pochi giorni dall'arrivo del nuovo governo spunta il decreto del Ministro della Salute Livia Turco (vedere servizi in legislazione sanitaria) che aggiorna le linee guida sulla fecondazione assistita. L'atto, a lungo atteso dalle associazioni, introduce poche novità ma sufficienti a scatenare le reazioni politiche, in particolare del mondo cattolico.
E il dibattito si accende anche per la scelta di emanare il provvedimento proprio a fine mandato, tanto da essere definito dal deputato del Pdl, Domenico Di Virgilio, un vero e proprio ''sgarbo politico''. Le stesse norme trovano invece apprezzamento da parte delle associazioni di pazienti che auspicano addirittura una modifica alla legge 40 anche su altri punti chiave. Nel provvedimento appena varato si abolisce il divieto alla diagnosi preimpianto degli embrioni e si ammette il ricorso alle tecniche per i portatori di malattie infettive come l'Hiv e l'epatite. ''Abbiamo dato una risposta - ha detto Turco - a quanti, operatori e cittadini, richiedevano chiarezza sulla possibilità di effettuare diagnosi preimpianto, chiarendo che le linee guida, in quanto tali, non possono prevedere divieti che non siano già contemplati nella legge stessa''. Resterà il divieto a qualsiasi diagnosi a fini eugenetici così come previsto dall'articolo 13 della legge 40.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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