Continua a calare il numero degli aborti in Italia (-3% nel 2007 rispetto al 2006), e in particolare tra le donne italiane. Tuttavia il fronte del no all'aborto tra i medici ha segnato un vero e proprio 'boom di presenze', visto che i ginecologi obiettori in Italia nel 2007 hanno raggiunto quasi il 70% (69,2%), contro il 58,7% del 2003. A delineare il quadro sull'applicazione della legge 194 è la relazione annuale 2006-2007, inviata dal Ministro della Salute, Livia Turco, al Parlamento.
In particolare, la crescita delle obiezioni è stata molto marcata nel Sud, con punte elevate in alcune regioni dove i dati sono raddoppiati, come la Campania, dove i ginecologi obiettori sono saliti dal 44,1% all'83%, e la Sicilia (dal 44,1% al 84,2%). A porre ostacoli alle donne, sono però anche gli anestesisti, in cui la percentuale degli obiettori è passata dal 45,7% al 50,4%, e il personale non medico (dal 38,6% al 42,6%). ''Un valore da rispettare e di cui prendere atto'', quello dell'obiezione di coscienza, garantendo al contempo ''i servizi e la piena attuazione della legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza''. Così commenta il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), Amedeo Bianco. Più critico Silvio Viale, ginecologo ed esponente radicale, secondo cui ormai la legge 194 e' ''a rischio'' e si configura ''sempre di più come un vero e proprio percorso ad ostacoli.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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