La tonsillectomia va considerata come intervento di chirurgia 'intermedia', che presenta un rischio ''non trascurabile di morbosità e di complicanze postoperatorie''. E' quanto si afferma nel documento di aggiornamento delle linee guida per l'appropriatezza degli interventi di Tonsillectomia, messo a punto dagli esperti dell'Istituto superiore di sanità (Iss): il nuovo testo aggiorna la versione pubblicata nel 2003 e chiarisce ulteriormente le indicazioni, in senso restrittivo, per questo tipo di intervento.
I principali aggiornamenti contenuti nella linea guida, sottolinea l'Iss in un comunicato, riguardano dunque innanzitutto la diagnosi e le indicazioni alla chirurgia adenotonsillare, che viene ad esempio consigliata per la sindrome dell'apnea ostruttiva nel bambino. E' questa, infatti, una ''condizione che richiede pronta attenzione sulla base degli studi che indicano i suoi effetti negativi sullo sviluppo cognitivo''. Le linee guida riguardano inoltre le differenze tra le varie tecniche chirurgiche rispetto al rischio di emorragia postoperatoria, con la tonsillectomia tradizionale 'a freddo' che risulta associata con il più basso rischio di complicanze emorragiche.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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