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Iss, ecco le linee guida per gli interventi di tonsillectomia

Medicina Generale Redazione DottNet | 01/08/2008 10:38

La tonsillectomia va considerata come intervento di chirurgia 'intermedia', che presenta un rischio ''non trascurabile di morbosità e di complicanze postoperatorie''. E' quanto si afferma nel documento di aggiornamento delle linee guida per l'appropriatezza degli interventi di Tonsillectomia, messo a punto dagli esperti dell'Istituto superiore di sanità (Iss): il nuovo testo aggiorna la versione pubblicata nel 2003 e chiarisce ulteriormente le indicazioni, in senso restrittivo, per questo tipo di intervento.

I principali aggiornamenti contenuti nella linea guida, sottolinea l'Iss in un comunicato, riguardano dunque innanzitutto la diagnosi e le indicazioni alla chirurgia adenotonsillare, che viene ad esempio consigliata per la sindrome dell'apnea ostruttiva nel bambino. E' questa, infatti, una ''condizione che richiede pronta attenzione sulla base degli studi che indicano i suoi effetti negativi sullo sviluppo cognitivo''. Le linee guida riguardano inoltre le differenze tra le varie tecniche chirurgiche rispetto al rischio di emorragia postoperatoria, con la tonsillectomia tradizionale 'a freddo' che risulta associata con il più basso rischio di complicanze emorragiche.

Approfondimenti, inoltre, circa le prove sull'efficacia dei farmaci da utilizzare nella gestione del paziente e le complicanze della chirurgia adenotonsillare, da considerare nel bilancio tra benefici e rischi dell'intervento e nel consenso informato. Affrontato infine l'aspetto dei requisisti organizzativi per la chirurgia adenotonsillare, che ''richiedono l'integrazione delle competenze dell'otorinolaringoiatra e del pediatra per garantire la sicurezza dei piccoli pazienti e la continuità assistenziale''.

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