Sono cinquemila anni che la malaria colpisce il genere umano, e ancora siamo ben lontani dal debellarla, anzi: spinta dai cambiamenti climatici e dagli interventi insufficienti questa patologia, i cui primi segni documentati risalgono al 2700 A.C. in Cina, sta aumentando la sua estensione e la sua violenza, e ormai infetta più di 500 milioni di persone all'anno.
Domani in tutto il mondo, durante le celebrazioni per il World Malaria Day indette dall'Organizzazione mondiale della sanità, si rifletterà su quanto è stato fatto e quanto ancora c'è da fare per sconfiggere questa malattia che all'80%, come ha denunciato l'Unicef, colpisce i bambini. L'epidemia di malaria continua in tutto il mondo, avverte l'Oms, con più del 40% della popolazione globale che rischia di essere contagiata dal morbo, che già adesso fa più di un milione di morti l'anno. Inoltre, sostengono gli esperti Onu, i cambiamenti climatici stanno rendendo sempre nuove zone adatte alla vita della zanzara vettore, ampliando il bacino potenziale dell'infezione. Anche se il 70% dei casi è in Africa, avverte il comunicato ufficiale dell'Oms sulla giornata, è il Sud-est asiatico la nuova frontiera della patologia, dove l'83% dei più di un miliardo e trecento milioni di persone è a rischio.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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