A guardarlo sembra in tutto e per tutto un normale bisturi per le operazioni in laparoscopia. Però è un bisturi a ultrasuoni e, secondo una revisione appena pubblicata sugli Archives of Surgery, è efficace e sicuro in una gran quantità di interventi, ma soprattutto offre molti vantaggi rispetto agli strumenti elettrici o laser: le altre opzioni quando l'operazione è mininvasiva.
Dati che hanno tutta l'aria di dire la parola definitiva sull'argomento, visto che sono stati analizzati i risultati di oltre 50 studi che negli ultimi 15 anni hanno messo a confronto il bisturi a ultrasuoni con le tecniche tradizionali, coinvolgendo 5000 pazienti sottoposti a una gran varietà di interventi come la rimozione della tiroide, dell'utero o della colecisti o, ancora, operazioni al colon-retto, al seno o al fegato. Le differenze sembrano quasi tutte a favore del bisturi a ultrasuoni, oggi molto usato anche in Italia soprattutto in ginecologia e urologia: diminuiscono il tempo passato sotto i ferri e le complicazioni postoperatorie, si riducono il sanguinamento e i danni a nervi e tessuti vicini.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
Commenti