Tra le misure del Governo per contrastare la recente crisi internazionale, rientra anche la previsione del cosiddetto bonus famiglie, una sorta di quattordicesima, di entità variabile, da liquidare in favore dei nuclei familiari a basso reddito. La cosa importante da sapere subito è che non può essere pagato ai liberi professionisti, né ai titolari di partita Iva. Concepito in modo specifico per i lavoratori dipendenti, deve essere di norma erogato dai datori di lavoro, ma nel caso dei pensionati aventi diritto, sono coinvolti anche gli Enti previdenziali. Ecco un breve riepilogo di quanto è utile sapere in materia.
1. REPERIBILITA’ DEI MODELLI
I modelli per la domanda possono essere scaricati dal sito Internet dell’Agenzia delle Entrate: www.agenziaentrate.gov.it. Il percorso da seguire è: Modulistica (a sinistra della home page); Novità – Ultimi modelli pubblicati (a destra della pagina web); Bonus famiglia:modelli e istruzioni bilingue (italiano-tedesco)
2. TERMINI E MODALITA’ DI PRESENTAZIONE
La richiesta è presentata direttamente all’Ente previdenziale dai soggetti interessati, utilizzando il modello predisposto. Per l’Enpam va inoltrata al seguente indirizzo:
Fondazione ENPAM - Casella postale n° 7216 - c/o ufficio P.T. ROMA NOMENTANO - P.zza Bologna n° 3 - 00162 ROMA.
La domanda può essere presentata anche tramite tutti gli intermediari autorizzati all’inoltro delle dichiarazioni annuali dei redditi (Caf, associazioni di categoria, professionisti abilitati).
I termini sono i seguenti:
• entro il 31 Gennaio 2009 (termine prorogato al 28 febbraio 2009 in sede di conversione del decreto), qualora il beneficio sia richiesto prendendo a riferimento il reddito complessivo del nucleo familiare riferito al periodo d’imposta 2007;
• entro il 31 Marzo 2009, qualora il beneficio sia richiesto prendendo a riferimento il reddito complessivo del nucleo familiare riferito al periodo d’imposta 2008.
Diversi sono i termini, qualora si preferisca presentare la domanda in via telematica direttamente all’Agenzia delle Entrate, anche mediante gli intermediari abilitati:
• entro il 31 Marzo 2009, qualora il beneficio sia richiesto prendendo a riferimento il reddito complessivo del nucleo familiare riferito al periodo d’imposta 2007;
• entro il 30 Giugno 2009, qualora il beneficio sia richiesto prendendo a riferimento il reddito complessivo del nucleo familiare riferito al periodo d’imposta 2008.
3. COMPILAZIONE DEL MODELLO
Il richiedente, oltre a riportare i dati anagrafici, è tenuto ad indicare i dati dell’ente pensionistico che dovrà provvedere all’erogazione del beneficio economico e quindi nel riquadro dei dati del sostituto d’imposta si dovrà riportare:
• Cognome e Nome ovvero Denominazione: FONDAZIONE E.N.P.A.M.
• Codice fiscale: 80015110580.
4. QUANDO VIENE EROGATO IL BONUS
• Se la richiesta è stata presentata all’ente pensionistico sulla base del reddito percepito nel 2007, il bonus è pagato nel mese di marzo 2009;
• Se la richiesta è stata presentata all’ente pensionistico sulla base del reddito percepito nel 2008, il bonus è pagato nel mese di maggio 2009;
• In tutti i casi in cui non viene presentata la domanda all’ente pensionistico, il beneficio potrà essere richiesto con la dichiarazione dei redditi relativa al 2008;
• I soggetti esonerati dall’obbligo della dichiarazione dei redditi indicheranno nel modello presentato all’Agenzia delle Entrate le coordinate del conto corrente bancario o postale intestato al richiedente, presso il quale si vuole ricevere il bonus.
5. COSA SUCCEDE SE VENGONO INCASSATI BENEFICI NON SPETTANTI ?
• Chi riceve un beneficio cui non ha diritto (in tutto o in parte) deve restituirlo entro il termine di presentazione della prima dichiarazione dei redditi successiva all’erogazione.
• Chi non è tenuto alla presentazione della dichiarazione dei redditi, entro lo stesso termine, deve restituire la somma tramite il modello F24.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
Commenti